giovedì, ottobre 16, 2008

...FEISBUCMANIA (si scrive Facebook-mania)

Si ragazzi, ormai non c'è più scampo...siamo invasi costantemente, continuamente, inavvertitamente dalla "Feisbucmania" (si scrive "Facebook-mania"). Oramai anche il mio idraulico ha un profilo feisbuc...del resto ce l'hanno tutti, perchè lui no?Anche io ho il mio profilo feisbuc ! L'ho aperto prima dell'estate e ora ho ben 80 amici...accidenti? Speravo di averne di più...sapevo di averne di meno!

In sè come strumento non è malvagio...ma come sempre, come tutti gli strumenti può essere usato bene e può essere usato male...come dico spesso, un coltello da cucina può essere usato per uccidere qualcuno o per tagliare il pane.

E feisbuc ? Come può essere usato?

Beh, può essere usato per cercare persone di cui hai perso i contatti....per cercare amici di vecchia data e aggiornarli costantemente su ogni cosa che fai...per cercare contatti di lavoro...per riallacciare amicizie...per condividere una passione (esiste una funzione "diventa fan di..." che raggruppa te e chiunque lo voglia come FAN di qualcosa o qualcuno)...per condividere un'idea ( puoi creare un gruppo che parli e si unisca a te in una battaglia contro quelli che usano la K nei messaggi tipo perkè...ki è...ecc...)...per organizzare una rimpatriata con gli amici di classe del liceo (sabato 18 ho una rimpatriata della mitica QUINTA C del Liceo!)...

E allora ? Dov'è il trucco penserete voi ? Dove c'è l'inghippo che fa scoprire che tutto ciò è uno strumento usato male ?
Semplice...
E' l'effetto "rete" ma non, rete, intesa solo e unicamente come Internet...ma come struttura gerarchica...Facebook, come tutti i social network, si bassa sulla teoria di Milgram, una teoria che risale al 1967...chiamata "del mondo piccolo" o più semplicemente dei "6 gradi di separazione" secondo cui "qualunque persona può essere collegata a qualunque altra persona attraverso una catena di conoscenze con non più di 5 intermediari".

Questo implica che ogni persona sulla terra che abbia un profilo facebook è raggiungibile da un'altra...che abbia un profilo facebook! E ci può arrivare al massimo attraverso 6 gradi successivi.

E fin qua...tutto ok! Siamo, come dire, ancora nell'alveo della scientificità dello strumento...stiamo discutendo di quante persone è possibile contattare...stiamo anche valutandolo come uno strumento "sociale".

Il problema...come sempre accade, è quando ad usare lo strumento sono gli esseri umani! E quindi cosa succede ?

Ti ritrovi quello che ogni 2 minuti aggiorna il suo pensiero...

Ti ritrovi quello che ogni secondo ti invita a fare o dire qualcosa sul suo gruppo...

Ti ritrovi quello che in ogni istante ti propone di giocare a "stocazdigiocochebellochebello"....

Ti ritrovi quello che deve commentare ogni frase o immagine di qualche suo "amico" perchè senò non ce la fa...

Ti ritrovi quello che appena ti vede online deve scriverti qualcosa attraverso quella "chatdimerdachesiritrovafeisbuc" pure se contemporaneamente siete collegati su msn e skype...ma no...lui non ce la fa...nemmeno lui, come quello di prima...

Ti ritrovi quello che "la sua situazione sentimentale è Impegnato" e dopo mezzora "è single" e dopo mezzora "è sposato"...e chi se ne frega!

Ti ritrovi quello che ti invia i test più assurdi del mondo..."che nome egizio avresti avuto se fossi stato egizio?"....ma...ma...ma...con tutto il rispetto per gli egizi...ma che domanda è ... ?

Ti ritrovi quello che cambia immagine del profilo ogni 5 minuti...perchè la sua foto deve essere bella...

Sembro infastidito?Ma no...vi assicuro. Il problema non è che tutte queste belle persone fanno queste cose appena descritte, fatti loro direte voi...e dico anche io...ma appunto...FATTI LORO...

Il casino che crea Facebook è che ogni azione che faccio io...e i tipi sopra descritti, si riversa e si ripercuote su tutta la rete...all'infinito!

Se cambio una foto, cambio una virgola, aggiungo un amico, scrivo qualcosa, aggiungo una foto...lo viene a sapere tutta la mia rete di "amici"...e posto che dei miei attuali 80 amici magari non a tutti frega di quel che caz faccio...manco a me frega SEMPRE di tutto quello che fanno i miei 80 cari amici...

Senza considerare che...non tutti e 80 sono "allo stesso livello" di confidenza con me...e viceversa...c'è chi ti aggiunge per cortesia (senò sembra scortese!)...chi per affetto...chi per accrescere il numero di contatti e poi manco ti saluta per strada...chi non vorresti mai che ti aggiungesse...chi manco ti ricordi come si chiama e perchè...

Ecco allora...forse Facebook è il primo vero strumento Internet grazie al quale "chiunquepuòfarsicostantementeicazzideglialtri"...Per il momento ho un profilo Facebook...lo uso con una certa parsimonia. La sera e per poco tempo. Riesco a resistere alla mania di aggiungere contatti a "caz di cane" e accessori o regali o applicazioni di cui perdo il filo dopo una settimana...e soprattuto cerco di comunicare quando serve...e in maniera discreta. Un giorno...quando mi diventerà complicato seguirlo...lo abbandonerò.

Mi chiedo, a quel punto...conserverò i miei attuali 80 amici ?

ma...

ANCHE NO !

mercoledì, ottobre 01, 2008

...Fin quando volete

Mi sono accorto, anzi, ho scoperto che molte persone leggono questo blog...ma che non commentano mai quello che leggono, o almeno...che non lo fanno se non quando ne parlano con me...

Citano le mie frasi, parlano facendo esempi scritti in queste "pagine elettroniche", riprendono parte del testo nelle proprie identità digitali...

Ecco...fermo restando che non ho intenzione di porre un copyright su quanto scrivo qui, ma almeno, la vostra idea su ciò che pensate quando leggete qui sopra...beh lasciatela no?

Sarebbe carino trovare 10 commenti ad un post...soprattutto se ne ricevo parecchi a voce!
"Ah ho letto il tuo blog, carino...scrivi bene"
"Ma sai che hai proprio ragione...? ah si scusa..mi riferisco al post che hai scritto ieri..."
"L'ho detto io che era così come pensavo..."
"Ti conosco troppo bene..."
"Mi sono emozionata a leggere quello che hai scritto..."

Sono solo alcuni di quelli che da qualche tempo a questa parte sento su questi post.
Beh e allora perchè porca miseria non scrivete con quelle manine sante che avete un bel commento?

Potete farlo anche in forma anonima, confesso, anzi, che la cosa mi incuriosirebbe ancora di più e, chi mi conosce, sa bene quanto io sia curioso! E allora, citate pure, fin quando volete...usate le mie parole e i miei concetti che più vi aggradano...prendeteli, agitateli e scuoteteli...fateli vostri più che mai...non li stravolgete...non estrapolateli dal contesto...non fatene un'arma e siate liberi di pensarla come volete...e allora...e allora...

E allora porca miseria ! Lasciate una traccia digitale...belli o brutti che siano...sarebbe anche interessante...e per chi si è perso l'unica volta che ci sono stati ben 7 commenti ad un mio post...andatevi a rileggere quello sulle regole per raggiungere la felicità...che soddisfazione !

Volete lasciare o no questi commenti ai post ?

...e dal fondo della "rete"...qualcuno sussura...citandomi per l'ennesima volta...

"ma...

...ANCHE NO!"

martedì, settembre 23, 2008

La prima volta...

...in questo ultimo periodo mi sta capitando una cosa insolita ma allo stesso tempo estremamente piacevole. Sto vivendo una serie interessante di "prime volte".

La "prima volta" come espressione indica una occasione nella quale si è detto/sentito/visto/udito/toccato (cito i 5 sensi) qualcosa nella propria vita.

Nelle ultime due settimane...

Ho visto Venezia...per la prima volta.
Ho assistito ad un'opera lirica..."La Traviata", per la prima volta.
Ho visitato la Mole Antonelliana, per la prima volta.
Ho visitato il Museo del Cinema, per la prima volta.
Ho visto una partita della Juventus allo stadio, per la prima volta.

Per qualcuno probabilmente non c'è nulla di sconvolgente in queste mie "prime volte".
Forse qualcuno avrà vissuto ciascuna di queste MIE prime volte...centinaia di volte.
Ma è qui la cosa bella, divertente, carina.
Rappresentano un inizio. Sarebbe bello se ogni giorno, la nostra giornata fosse piena
densa, satura di prime volte.

Come affronteremmo la nostra vita sapendo che domani, dopodomani, rivivremo delle prime volte ? Saremmo più attenti, più entusiasti, più motivati, pieni di speranza nel domani che c'è.
Nel bene...e nel male.

La mia prima volta, l'ultima di quella di fianco?...Un legame tra noi e chi non conosciamo come un "facebook" di prime volte.

Si sprecano a questo punto le frasi di circostanza "la prima volta non si scorda mai"...il "primo amore"...il "primo tramonto". Ma cosa c'è dietro qualcosa che è considerato "primo" ?

C'è la novità, c'è il fare i conti con le emozioni generate alle quali bisogna dare un peso, un valore, un'intensità e che inevitabilmente finsicono per divenire parametro di tutto il resto...di tutto ciò che quindi, vivi come "la prima volta".

E la "prima volta" non te la scordi, c'è poco da fare.

Sfido chiunque ad affermare che il ricordo, positivo o negativo che sia, poco importa, di qualcosa che si sia vissuto prima di tante altre volte, diventi poi nebuloso col passare del tempo.

Ricordiamo il primo bacio. Ricordiamo la prima volta che abbiamo fatto l'amore. Ricordiamo il primo giorno di scuola e il primo amore. Il primo esame. Il primo lavoro. La prima casa. Il primo stipendio. Il primo appuntamento....

Il primo...viene PRIMA di tutti gli altri. Dà il "la" a tutto ciò che verrà dopo.
Sancisce l'inizio di un percorso destinato a costellarsi di "altre volte"...che non sono però la prima. La completano, la arricchiscono...ma non sono mai come la prima.

E allora, tutti a caccia di nuove emozioni, nuove esperienze, nuove occasioni...?
O forse le "prime volte" vagano nell'aere e nel destino delle persone, venendo colte quando meno ce lo aspettiamo...in modo che ciascuno di noi non sia predisposto ad attenderla?
Forse dobbiamo soprenderci sempre delle "prime volte" che capitano...e fermarci a dire
"Caspita!...Ma in effetti è la prima volta che..." e scoprirsi meravigliati a vivere quello splendido, intenso, unico, irripetibile attimo.

E forse c'è qualcuno che pensa che il gusto migliore è nel sapore che viene lasciato in bocca per ultimo...insomma, "dulcis in fundo" ?

ma...

...ANCHE NO !

mercoledì, settembre 03, 2008

Capita che...

...non sapendo fino alla prima settimana di agosto cosa fare, ti ritrovi a scegliere qualcosa che ti lanci all'avventura. Che ti faccia prendere il coraggio a due mani e dire..."massì, andiamo!"

...stanco di pensare a tante cose e di riempire la tua testa di continui vai e vieni che non sembrano portare da nessuna parte, ti venga da dire "ok, è proprio il caso di prendersi un pò di tempo!"

...pensando e ripensando senza trovare nulla di buono, inaspettatamente, una collega ti suggerisca un tipo di vacanza che dentro di te c'era da tempo ma che, chissà perchè, come tutte le cose evidenti, non risaltava ai tuoi occhi e pensi..."perchè non ci ho pensato prima?"

...metti piedi sulla barca a vela che sarà casa tua per la settimana successiva e ti guardi indietro pensando a cosa ti lasci alle spalle...sperando che nulla di ciò che hai lasciato a casa, a terra, ti insegua... e come dicevano gli antichi marinai per seguire una rotta dici a te stesso "alla via così!"

...ti scopri a guardare le onde del mare, a contare le gocce che ti bagnano, vedere la schiuma dell'acqua, il blu profondo, quello chiaro, quello che vira verso il verde...e pensi "che meraviglia!"

...steso, a prua, a gambe e braccia larghe, col sole che ti abbaglia e ti scalda, con gli occhi chiusi, la brezza che ti rinfresca e la musica del tuo Ipod tu ti senta libero e dica a te stesso che "ci starei ore!"

...durante un momento nel quale lo skypper, quello vero, debba scendere sotto coperta...per 5 minuti, 5 lunghissimi, interminabili, intensi, splendidi, insostituibili minuti...ti dica "Fra, prendi il timone, e segui la rotta...!" e tu, ti avvicini al timone...lo stringi fra le mani...dai uno sguardo alle vele e cerchi di non perdere l'andatura...la barca si inclina, qualcuno sembra non avere molta fiducia in te, ma la rotta è quella giusta...e fai un gran respiro e pensi "wow...!"

...in un momento nel quale nessuno ti guarda, osservi i tuoi compagni di viaggio...uno ad uno, ti soffermi sui loro volti, sconosciuti fino a sette giorni prima...persone con le quali hai condiviso 24h su 24 in 14 metri di barca...e queste sono cose che uniscono, divertono, aiutano...ti soffermi sui loro volti...su qualcuno di più, probabilmente perchè lo senti più "familiare"...e poi guardi di nuovo il mare...e pensi "ma se continuassi così la mia vita?"

...pensi, scendendo a terra che forse sarà l'ultima volta che farai una vacanza in barca...e con queste persone ...ma poi...ti viene da pensare...insistentemente...e da dire, ad alta voce...

ma...

...ANCHE NO!

giovedì, luglio 24, 2008

...in Giappone ?


Il Giappone, questa terra misteriosa e lontana. Terra di Samurai e di antiche tradizioni.Questo paese ha sempre suscitato la mia curiosità e la mia attenzione.

Mi piace mangiare giapponese, mi affascinano le leggende del suo popolo...a casa a Napoli, nella mia stanza, conservo persino due "Katane" (le spade dei samurai...riproduzioni, ovviamente) ma non potete immaginare che soddisfazione sia maneggiare una spada del genere. Come un tuffo nel passato...

Sogno, tra le altre cose, un viaggio in Giappone, ma al momento, non se ne parla.

E poi...il Giappone è anche l'altra metà del cielo per quanto riguarda la tecnologia.
O Stati Uniti o Giappone, come bianco e nero, testa e croce...

Una cosa però mi chiedo del Giappone...
Ma perchè diamine tutte le civiltà aliene vadano lì per cominciare a conquistare il mondo!
...ma...ma come...di che parlo?

Non vorrete dirmi che quando eravate bambini (e anche meno bambini!) e guardavate in Tv...Mazinga, Goldrake, Daltanius, GodSigma, Capitan Harlock...Daitarn III...non vi siete chiesti, almeno una volta nella vita, "ma perchè vanno sempre in Giappone?"...voglio dire...io, da bambino avrei dato non sò cosa per vedere un combattimento REALE tra Daitarn III e uno dei MEGANOIDI...ma vi rendete conto?...

Però sti accidenti di alieni...non sò mai venuti a Napoli...volevano sempre conquistare il Giappone per primo...o e meno male che in Giappone c'era sempre un qualche ROBOT ultra tecnologico in grado di combattere contro i nemici venuti di volta in volta...da sottoterra...da Marte...da Venere...da dovunque non fosse il Giappone, insomma !

Io volevo vedere i raggi fotonici e i missili perforanti di Mazinga...e lui se ne stava a combattere solo in Giappone. E che diamine !

Che poi, altra domanda...ma com'è che poi tutti, contemporaneamente in Giappone...e non si incontravano mai ? Voglio dire la "Fortezza della Scienze"...quanto era lontana dai luoghi dove erano nascosti i leoni di Voltron ? E Tetsuhia si sarà mai incontrato con DevilMan ? Andavano a scuola assieme ? Come accidenti facevano a nascondere quei megarobottoni ? Quanto erano alti e grossi ? In una puntata c'erano 6 piani di persone e impalcature che riparavano i danni della puntata precedente...nella puntata dopo il pilota del robot guardava il tramonto col robot di fianco...e gli arrivava al polpaccio...mah...questioni di prospettiva forse !

Come si vede gli interrogativi sono tanti. Solo che dopo tutte queste riflessioni, sorge spontanea la domanda...ma con tutti i mostri alieni, i mega robot che combattono e l'affollamento di gente in preda alla sete di conquista del Giappone...voi ci andreste ?

Ma...

ANCHE NO !

martedì, luglio 22, 2008

...voglio anche io la Wii !

Oggi riflettevo su questo prodigio della tecnologia. La "Nintendo Wii"...dai, "troppo figa" direbbe qualcuno! Non è la Playstation, che ormai si è assestata su un tipo di giochi e di "esperienza di gioco" legata ad una grafica perfetta, multi gaming online e chi più ne ha più ne metta.

No. La "Wii" (pron. "Uì"...la stessa di Oui=si in francese?) fa simpatia, fa community, fa gente che sta su un divano in attesa di giocare...fa molto "ehi dai...andiamo a giocare con la uììììì".
Eh si, perchè ognuno la pronuncia con un numero a caso di "ì" finali.

E quindi, pensando a questa macchina da gioco, riflettevo sul fatto che forse, a differenza di altre, consente anche un uso socialmente utile. Non perchè mette insieme le persone. Non perchè ha giochi divertenti in sè e un tantino più intelligenti della media. Ma perchè si sono inventati la "Wii Fit" questa incredibile pedana, tecnologica, bianchissima (Apple?), elegante, non ingombrante, che ti permette di fare FITNESS in casa...

Wow ! Che bello! Cioè...dico, vi rendete conto? Grazie a questa pedana si può fare esercizio nel proprio salotto di casa...grazie a questa pedana posso fare flessioni nel salotto...grazie a questa pedana e alla consolle di gioco...niente più corsa nei parchi pubblici per perdere i chili di troppo! E via...via...palestra dove tra un attrezzo e l'altro cerchi di tornare in forma...
Niente di tutto ciò...finalmente!

Finalmente grazie alla Wii Fit posso starmene in casa a fare esercizi senza mai uscire...mai prendere aria...mai incontrare nessuno...mai !

Grazie alla Wii Fit ora posso fare cose che prima...cioè prima che la inventassero...non potevo fare !
Flessioni...corsa sul posto...esercizi a corpo libero...?

Qualcuno di voi, nell'ora di ginnastica alle elementari o medie...ha mai fatto flessioni sul pavimento della palestra della scuola ?
Qualcuno di voi, sempre nella suddetta ora...ha mai fatto corsa sul posto?
Qualcuno di voi, sempre nella stessa ora...ha mai fatto esercizi a corpo libero?

Ne aggiungo una...

Qualcuno di voi, nell'ora successiva all'ora di educazione fisica non è andato dal prof di religione dicendo "Prof. non mi sento bene..." ed ha passato l'ora a giocare a pallavolo nella palestra della scuola ?

Insomma...c'era proprio bisogno...c'era proprio bisogno di questa Wii Fit...

ma...

ANCHE NO!
...Due conti


780 diviso 15 uguale 52

52 diviso 4 uguale 13

13 per 15 .... troppo !

Chi mi conosce capirà...chi non mi conosce si starà
chiedendo...sta dando i numeri ?

Ma...

ANCHE NO!

mercoledì, giugno 25, 2008

...verso Santiago


Qualche sera fa ero giro in Piazza Castello, una delle piazze principali di Torino, e nel guardarmi attorno vengo attirato e colpito da una opera d'arte piuttosto bizzarra...
Una di quelle installazioni di arte moderna che a volte si trovano in giro per le città...che quando le guardi ti chiedi..."sarò io ignorante? o dei coglioni quelli che l'hanno comprata per metterla qui?" beh...cmq la particolarità di questa opera stava nel fatto che era composta da più frecce in 3 dimensioni che indicavano in direzioni diversi...immaginate tipo una quindicina di pezzi del genere...che indicano...sopra...sotto...davanti...dietro...obliquo...ecc...tutte le direzioni.

Mi avvicino a leggere il titolo dell'opera e con stupore scopro che si intitola "Le direzioni verso Santiago"...leggo la didascalia che spiega semplicemente che ciascuno ha un motivo per andare a Santiago de Compostela e ciascuno segue una propria rotta, una propria strada, un proprio percorso interiore che lo porta lì...quelle frecce indicano simbolicamente il percorso che ciascuno, autonomamente prende per arrivare a Santiago...

Che dire...mi ha colpito. Ma forse più di tutto mi ha colpito il trovare una opera con quel titolo, per caso (niente accade per caso!) in quel momento lì. Da immaginare ancora più grande lo stupore quando, continuando a leggere, ho scoperto che quella era solo la prima di una serie di opere che da quel momento in poi, e per un certo periodo, avrebbe legato Torino a Santiago.

A volte hai l'impressione di essere circondato, bombardato, tempestato di "segni" che ti indicano una via da seguire, una strada obbligata. Segni che in continuazione stanno lì per dirti "ehi noi siamo qui per farti capire cosa devi fare...possibile mai che tu non te ne renda conto? eppure siamo così evidenti...!" e visto che sembri non capire...loro si ripetono, i segni intendo, in forme e sfaccettature diverse, secondo sfumature più semplici o più complesse. Ma che sempre, inevitabilmente, portano dove vogliono loro !

Ci sono due atteggiamenti da avere in questi casi...molto ovvi, a dir la verità, ma che non lasciano mai nulla per scontato.
Da un lato puoi fregartene e farti sommergere dal moltiplicarsi delle manifestazioni...come per dire "non vuoi proprio capire eh?"
Dall'altro decidi di buttarti a capofitto e crederci...seguire la via indicata dai segni...seguire la scia che tracciano con il loro insistere.

Una cosa è certa. Ci sono segni che ti spingono, ti obbligano a fare delle cose.

Qualcuno pensa a semplici "abbagli"...probabile,

ma

...ANCHE NO!
Indiana Jones e il teschio che non mi ricordo come continua il titolo...


Questo post è vietato a chi non ha visto il film...e vuole vederlo ! Contiene anticipazioni !
Che dire. Indiana Jones. Un mito. Un mito d'altri tempi.
Altri tempi, appunto !
Un Harrison Ford che non ha assolutamente niente a che vedere con il giovanissimo Han Solo di Star Wars e il giovane Indy dei primi 3 film...
Ma parliamo del film! Una caterva di clichè e luoghi comuni. Insomma, per carità un film per passare due ore in tranquillità e serenità senza pensare a: fame nel mondo, carestie, guerre, politica, morte, malattie, problemi personali, problemi economici e via dicendo...
Però, insomma, dai...diciamocelo. La smettiamo coi "clichè" consumati ?
Cercherò di elencare quelli che mi hanno colpito di più:

- IJ (per brevità invece di Indiana Jones) che non perde MAI...e dico MAI...il cappello, cascasse il mondo...casca la terra, tutti giù per terra ma non perde mai quel caxxo di cappello !

- IJ che sopravvive nascondendosi in un frigorifero alla prima esplosione nucleare della storia...diciamo che capitano tutte a lui (e chi è Forrest Gump?). Qui però un applauso alla regia, magistrale l'inquadratura su una targhetta mentre chiude il frigo che recita una cosa del tipo "rivestimento piombato"...e basta a spiegare che sopravvive ! Ma su...ma su...siamo seri.

- IJ che ormai fa invidia anche a Chuck Norris..

- IJ che deve fronteggiare una donna russa con spiccato accento russo...comunista e abbasso i comunisti...e anche qui...una novità mondiale...

- IJ che sta scappando su una moto (in due senza casco) lui è dietro...viene tirato dentro una macchina, scazzottata in macchina dove ovviamente vince...e riesce dall'altro lato...rimettendosi dietro...

- IJ che parla il sanscrito, i geroglifici e 107 lingue morte semplicemente leggendo una lettera su carta sbiaditissima...

- IJ che ha da 40 anni SEMPRE GLI STESSI VESTITI quando va in missione!

- IJ che a metà film scopre che la donna che stanno cercando è una sua EX di 18 anni prima...ma no...ma dai...ma veramente ? E giura ! Ma chi l'avrebbe mai detto !

- IJ che scopre a 3/4 di film che il ragazzotto di 18 anni che lo sta aiutando è...si, avete capito...il FIGLIO...anche qui...ma no, ma dai...ma veramente ? Ma chi l'avrebbe mai detto !

- IJ che, nell'immancabile galleria di cunicoli trova l'altrettanto immancabile torcia fatta con un pezzo di legno e dei pezzi di stoffa e bende delle mummie...sempre la stessa torcia usata secondo me in tutti i film...e quindi anche in questo. IJ l'accende...e dura...dura...dura FINO ALLA FINE DEL FILM...ma che va...a energia solare ?...una volta io ho provato a fare una torcia del genere...5 minuti...è durata 5 dannati minuti...si bruciano in un niente quelle torce...

- IJ che dopo aver salvato il mondo dai cattivoni comunisti rossi che mangiano i bambini...e parlando dell'evoluta civiltà di turno recita una battuta mai recitata in nessun film...mai sentita...mai udita da orecchio umano...mai contemplata...sedetevi...la battuta è:
"Figliolo, il loro tesoro non è dato da ricchezze e da ori...la loro ricchezza era la conoscenza!"

Le lacrime agli occhi...commovente...commovente che pensi "ma possibile che gli sceneggiatori se ne siano usciti con sta frase ? No dai...no dai...no dai !" e invece...

Ah, ultima cosa...la civiltà evoluta di turno sapete da chi è rappresentata stavolta ?
Dai Maya ? Ma no. Dagli Aztechi ? Ma no! Dagli Zawa Zawa ? Ma no!
Sono...extraterrestri...


e allora, lo andate a vedere il film ?

Ma...

ANCHE NO !

sabato, maggio 10, 2008

..."Ultreya, Suseya, Santiago!"


Si affaccia sempre di più nella mia mente il desiderio di compierlo. Di compiere l'altro Cammino. "L'altro". Il primo, nel 2004 sembra distante come evento, ma vivissimo nel mio ricordo. Non ne ho mai scritto, mai pubblicamente almeno, conservo con cura e con gelosia il moleskine sul quale ho fissato i miei pensieri. I pensieri di quei 450 Km percorsi a piedi...da casa verso Assisi. Che meravigliosi ricordi. Che meravigliose sensazioni. Mi si scalda il cuore solo a ricordare le emozioni vissute e alle quali non ero assolutamente preparato. E sono mie. Solo mie. Raccontate tante volte, spiegate tante volte, descritte tante volte, ma mie. Unicamente mie. E impossibili da condividere.

Ora forse, a 4 anni di distanza da quel Cammino, è tempo di farne un altro. Di fare l'altro Cammino. Quello che in un certo qual modo ha comunque ispirato il primo, verso Assisi. Ricordo ancora quando, a circa due mesi dall'inizio del viaggio, due mesi prima del 16 di agosto 2004, incontrai Luciano.
Luciano è di Genova, e proprio una settimana dopo la mail che gli scrissi, una mail per chiedere consigli, si sarebbe trovato a Napoli. Casualità, coincidenza ? Provvidenza.
Luciano, quando l'ho conosciuto io, in quell'inizio di estate aveva compiuto il Cammino di Santiago già 3 volte...su percorsi diversi.

Avevo scoperto il suo sito (http://www.pellegrinando.it/) cercando informazioni proprio sul Cammino di Santiago, cercando di capire come si preparano le persone che devono affrontarlo. Come si preparano fisicamente. Da marzo a luglio 2004 cominciai a frequentare 4 volte a settimana una palestra vicino casa. Pensavo che la fatica maggiore sarebbe stata fisica. Che illuso. Quando incontrai Luciano e gli raccontai del mio desiderio, del mio Cammino mi disse che avrei provato fatica, dolore, sconforto. Avevo pensato solo alla prima. Fu però molto bravo a farmi capire che "qualcosa" mi avrebbe fatto andare avanti nonostante tutto. Ne ero convinto anche io.

Gli promisi che prima o poi avrei tentato anche io di fare il suo Cammino. Quello "vero"...quello verso Santiago. Il padre di tutti i pellegrinaggi.
La cristianità conosce 3 Cammini. Uno verso Roma, uno verso Gerusalemme...e uno verso Santiago de Compostela. Tutti e tre collegati fra loro. Tutti e tre compiuti da "Francesco", da San Francesco. Nessuno però strutturato e frequentato come quello che attraversa la Spagna. Un cammino che si articola su 780 KM...circa trecento in più di quello fatto verso Assisi.
Parte da St Jean de Port, sui Pirenei, al confine tra Francia e Spagna...e si snoda nella Spagna del Nord, il Cammino Frances lo chiamano, per distinguerlo dagli altri. Dagli altri 6 che percorrono la Spagna, tutti diretti verso Santiago e Finisterre. Già...Finisterre. Il luogo dove anticamente, essendo a ridosso dell'oceano, si ritenesse che avesse "fine la terra".

Una promessa è sempre una promessa. E forse si sta avvicinando il tempo di mantenere fede ad essa. Il desiderio di mettersi in viaggio c'è. Il desiderio di compierlo, pure. Il desiderio di provarsi ancora una volta, anche. Come per Assisi nel 2004, sento "qualcosa" che mi chiama a compiere questo nuovo Cammino.

A differenza di Assisi, quello verso Santiago de Compostela è un Cammino che avrei fatto volentieri in compagnia. Avrei voluto compierlo con mio padre. Gliel'ho anche chiesto, quasi un anno fa. Ma mi ha chiesto di dargli tempo. E che un giorno l'avremmo compiuto. Nel frattempo comincio a pensarci.

I pellegrini che si incontrano sul Cammino hanno un augurio che si fanno reciprocamente.
"Ultreya, suseya, Santiago !"... vuol dire "Sempre più avanti, sempre più in alto, Santiago!"
E' l'augurio che spero di sentire durante questa estate 2008. Mentre sorridendo, e con le lacrime agli occhi, compio gli ultimi km verso Santiago di Compostela.

L'importante, d'ora in poi...è ricordare, l'importante è non dimenticarsi di questo traguardo. L'importante è cominciare a lavorare per il Cammino. L'importante è cominciare a vederlo...ad immaginarlo...a "sentirlo".

A questo punto, mi chiedo...il Cammino, inizia davvero solo nel momento nel quale ti "metti in viaggio" ?

Ma...

....ANCHE NO!

martedì, aprile 29, 2008

Senza occhiali...

Beh, capita a tutti di trovarsi in un ascensore in ufficio...tra il quarto e il primo piano, specchiarsi all'immancabile specchio del suddetto ascensore guardarsi e accorgersi che, ad esempio, gli occhiali sono leggermente storti...li togli, li raddrizzi...e senti un oscuro "tac"...come di qualcosa che si spezza...ma, non essendoci alcuna immediata conseguenza, li guardi....pensi sia tutto ok...e prosegui.

Poi, metre sei seduto alla scrivania, a parlare di lavoro...ti accorgi che la conseguenza di quel "tac"...non poteva nascondersi, non poteva non verificarsi, non poteva essere banale...e quindi, ti ritrovi senza uno degli appoggi che tengono la montatura sul naso...

Che dire...provate voi a mettere degli occhiali senza uno di quei "cosini"...scoprirete che dopo 5 minuti diventate matti ! Vi cominciano a fare male gli occhi e viene un cerchio alla testa...perchè? semplice...perchè si sposta la focale della lente che non ha più l'appoggio sul naso.

E allora che si fa ?
Ovvio...si va da un ottico e lo si implora di risolverti il problema il prima possibile.
C'è da fare una considerazione...a me gli occhiali si rompono SEMPRE a 24 ore da una partenza...o meglio, tutte le volte che si rompono dopo 24 ore avevo programmato di partire...che siano vacanze o altro...poco importa...diciamo che devono dare la difficoltà che non hai tempo di aggiustarli...e infatti...anche stavolta...non c'è tempo.

Comunque ci sta che volevo cambiare montatura di occhiali e quindi entrando dall'ottico chiedo la riparazione e in più, di provare delle montature.
E ovviamente la commessa subito mi propone quelle due/trecento paio di occhiali contemporaneamente ! E comincio a provarli.

Ne provo uno, l'altro...quell'altro ancora...quello dopo ancora...e come consuetudine la commessa ti riempie di complimenti, ti dice che stai bene con questi....ma anche con quest'altri, si inerpica anche su improbabili commenti del tipo "hai un viso che si adatta a molte montature..." e tu la guardi come per dire "guarda che ho capito che me li vuoi vendere"
e questa certezza si fa strada in maniera prepotente quando, guarda caso, indipendentemente dal mio gusto estetico, le preferenze della commessa ricadono sui tre modelli più costosi...che coincidenza eh? Accidenti...veramente disinteressata...

Scelgo una montatura. Alla fine è più veloce comprare una montatura nuova che far riparare la vecchia. Sia chiaro. Me la ripareranno lo stesso. Ma siccome non lo fanno in sede, ci vogliono almeno due giorni...e visto che devo partire...due giorni non li ho !
Che bello quando si incastrano le cose alla perfezione per darti problemi....

Morale della favola...ora sono senza occhiali. Qualcuno dice che sto meglio. Sicuramente non la commessa ! Domani sera vado a ritirare quelli nuovi. Non svelo ancora la montatura...sarà una sorpresa. (Ecchissenefrega...)

Ripenso al fatto che sti benedetti occhiali si rompono sempre in prossimità di una partenza o di un viaggio...quando ho raccontato questa cosa ad una collega, oggi pomeriggio...mi ha detto "Chissà forse vuol dire che quando parti vuoi vedere il mondo con in modo diverso..."

ma...

ANCHE NO !

giovedì, aprile 17, 2008

Un tuffo nel passato...

I brividi...ho appena finito di ascoltare "Wish you were here" dei Pink Floyd.
Non la ascoltavo da...da...da quando?...Da ANNI...non sò quanti ma fà parte di quelle canzoni che rimangono nascoste in fondo al cassetto...e quando lo svuoti di colpo riappare e ti dici "Ecco dov'era finita..." e non ricordi manco più perchè una canzone così importante e che ha segnato la tua vita sia finita proprio lì.

E allora la prendi dal fondo del cassetto...la spolveri...e nel prepararti all'ascolto, ti auguri con tutto il cuore che non si sia rovinata.

Un pò ti trema la mano mentre stai per schiacciare play.
Ma...poi...parte...senti il fruscio tipico del vinile...senti il vinile anche se stai ascoltando un supertecnologico mp3 con l'ipod...eh si...perchè le uniche registrazioni di "Wish you were here" che si trovano in giro sono da vinile...e quindi si sente...eccome se si sente il fruscio.

Le prime note...e sembra quasi di vederle le dita di David Gilmour che pizzica la chitarra... in quell'inizio che dal 1975 scuote le anime di chi ha vissuto sulla propria pelle questa canzone tatuandoci sopra i ricordi di adolescente.

La ascolto e mi scopro a cantarla a squarciagola e ad occhi chiusi...col sorriso sulle labbra.
E davanti allo schermo cinematografico dei miei occhi chiusi, qualcuno proietta il film degli anni nei quali ascoltare questa canzone 10 volte al giorno...voleva dire averla sentita "poco"...mentre era sempre più frequente ascoltarla e cantarla ancora e ancora e ancora.

I primi amori. Le prime delusioni. Le prime feste. Le prime persone delle quali sei innamorato non corrisposto...e quelle che non corrispondi ma che ti amano alla follia.

Che emozione.
E ti rendi conto di quante cose sono cambiate...di quanta acqua passata sotto i ponti...di quante ne hai passate tu e di quante ne hai fatte passare.... e dici seriamente a te stesso che daresti non sai che cosa per tornare indietro nel tempo...

La canzone scorre veloce tra i ricordi...ma riesce a raccontarli tutti.

E continui a pensare che vorresti con tutte le tue forze tornare indietro nel tempo a quella adolescenza...per....per fare...

Eh si...un'idea ce l'avrei...

...ma ANCHE NO !

giovedì, aprile 10, 2008

Patate fritte...

Adoro le patete fritte. Ancora di più se sono fatte tagliando le patate...non prendendo quelle surgelate nelle buste. Tipo che uno và a comprare le patate, poi le pela e poi le frigge. In olio bollente. E vengono belle croccanti...saporite...hanno un sapore diverso.

Quello delle patate fritte.

La cosa più noiosa, diciamoci la verità, è quella di pelarle le patate...bene. La ricerca e la tecnologia hanno inventato dopo secoli di studi e ricerche un oggetto semplice...all'apparenza inutile ma che si dimostra essere fondamentale a questo scopo...IL PELAPATATE.

Trattasi di un oggetto di plastica che ad una estremità ha una lama curca con una fessura centrale...in pratica la lama fà attrito sulla buccia della patata e la taglia...facendo scorrere la parte di buccia nella fessura.
Più complicato spiegarlo che vedere questo oggetto in azione o capire come usarlo, ve l'assicuro!

Quindi, comprato sabato al mercato il suddetto pelapatate, stasera facendo la spesa...ho comprato le patate...e ho cominciato a pelare la prima...dopo averne tolto la buccia...in pochissimi secondi, mi è scappata un'altra "pelata"...ed è venuta fuori una patatina stile "buste" che si trovano al bar o al supermercato...

IDEA...lo stesso oggettino del fantasmagorico prezzo di 60 centesimi di euro che mi permetteva di pelare le patate mi permette anche di tagliarle...per lo stesso principio, come quelle delle buste confezionate...la "San Carlo", per intenderci...

Wow...e allora eccomi lì a tagliare le patate col pelapatate e a farle sottili sottili pregustando il divertimento, il sapore e la novità di mangiare delle "San Carlo" fatte in casa.

Tutte le patate ho tagliato. Non ne ho lasciato nemmeno una da parte...del resto, chi di voi di fronte ad una trovata del genere avrebbe resistito...Nessuno!

La padella è sul fornello...l'olio è bollente...e io calo le patate tagliate nell'olio e comincia il divertimento!

Divertimento...

Divertimento...

Divertimento? Provateci ! Ora...Prendete delle patate, tagliatele come ho fatto io e provate a friggerle in padella...a meno che voi non abbiate quelle meravigliose friggitrici stile MacDonald con cestelli che si calano in olio alla temperatura di 3000 gradi centigradi...vi aspettano ORE e ORE davanti alla padella...

Ci vuole un'eternità...se le guardi troppo non si friggono...se le guardi troppo poco si bruciano...sono troppo sottili per prenderle con la forchetta...sono troppo sottili per friggersi da sole...si attaccano...una sull'altra...e la cottura dell'una non è uniforme a quella dell'altra...e vogliamo parlare dell'olio? Non si impregnano di olio...di PIU'...diventato olio con un pò di patate intorno...e soprattutto...per darti appagamento e soddisfazione devi poterne friggere una tonnellata...UNA ad UNA...e passare l'eternità davanti alla padella...

Insomma...un gran casino!

Che bella idea che mi è venuta...credevo di aver avuto una intuizione geniale...e già ero pronto a rivendermela ad amici, parenti, conoscenti...avevo anche in mente la frase che avrei detto.
"Se volete delle patate fritte stile San Carlo ma fatte in casa...basta un pelapatate...! Divertente, curioso, particolare, veloce..."

ma...

ANCHE NO !

lunedì, aprile 07, 2008

Iscritto...

Ebbene si. Dopo tanti anni di tentativi...dopo tante "preghiere"...dopo tante occasioni nelle quali mi hanno chiesto e implorato...e invitato...a cominciare un corso di SALSA...Beh...
mi sono iscritto!

Qui, a Torino...da solo. Senza "ballerina"...mi hanno detto che appena si formerà la classe mi contatteranno...da 7 a 15 giorni...

Che dire. Non c'è riuscito nessuno. E ora che sono per fatti miei...totalmente libero da condizionamenti. Ho deciso. Da solo. Forse, semplicemente era questo il momento...quello giusto.

Chiedo scusa per aver rifiutato sempre gli inviti...
Chiedo scusa per aver detto no ad Ilaria...
Chiedo scusa per aver detto no a Stef...
Chiedo scusa per aver detto no a Cò...
Chiedo scusa per aver detto no a Laura...
Chiedo scusa per aver detto no...a tutte le persone che volevano coinvolgermi a ballare salsa...

ma...

ANCHE NO!

domenica, aprile 06, 2008

La ricetta della felicità...

1 - Insegui i tuoi sogni. Fai di tutto per realizzarli. Manda via da te qualunque cosa sia di ostacolo ad essi. La vita è piena di opportunità meravigliose che non aspettano altro che di essere colto.Ciascuno è il miracolo di sè stessi.

2 - "Mai ti è dato un desiderio senza che ti venga dato il potere di realizzarlo" (Richard Bach).
E' vero. E non ci sono scuse. Se ancora non l'hai raggiunto è colpa tua. Non ce l'hai messa ancora tutta...o se ce la stai mettendo tutta, serve ancora tempo.

3- Essere felici è semplice. Basta volerlo. E arriverai al punto che la felicità che stai provando è talmente grande e talmente bella e coinvolgente da doverla condividere con qualcuno. E accadrà. Accadrà anche questo. Se lo vuoi. Al giusto tempo e quando deve.

4- Imponiti di volerti bene. Il più possibile. Se trascuri te stesso e la tua casa come puoi aver cura di tutto il resto? Sei la prima persona a cui fare del bene. Non dimenticarlo mai. Datti momenti per essere felice. Scegli e costruisci per te dei momenti, dei giorni, dei mesi...o anche un solo attimo che sia solo, unicamente, esclusivamente, irrimediabilmente...tuo. E di nessun altro.

Ecco, ci ho pensato un pò.
Secondo me questi 4 passaggi, proprio come in una ricetta, possono portare chiunque alla felicità.Insomma...basta stamparsi questi 4 punti e tenerli a mente, ogni giorno. Magari mettendo il foglio stampato sulla porta della propria stanza o di casa...per poterlo leggere ogni mattina prima di uscire...

Tutto molto semplice.

ma...

ANCHE NO !

giovedì, aprile 03, 2008

Lo show dei record...

Dite la verità! Chi di voi almeno una volta nella propria vita di bambino non ha sognato, capitando in una libreria, quel librone grande grande, pieno di meraviglie e di pagine intitolato "Il Guinness dei primati" ?

Bastava...in realtà basta ancora aprirlo per trovarci dentro ogni registrazione di Record del mondo...la persona più alta, la persona più bassa, quella che ha mangiato più hamburger, quella che produce limoni giganti...ma anche il matematico che ha risolto più equazioni in un giorno...la stella più luminosa dell'universo...il lago più profondo...

Tantissime categorie, tantissime foto, tantissimi dati...tantissime curiosità...

Bene.

Molto Bene. Un libro, tutto sommato anche istruttivo, se vogliamo.

Accade poi che Canale 5 pensi bene su questo libro di farci una trasmissione intera...ogni giovedì sera. Un programma che raccoglie alcune persone detentrici di record, estratti proprio da questo librone magico e meraviglioso...e li metta alla prova chiedendo loro di migliorare i record registrati precedentemente.

A volte riesce, spesso in effetti, a volte no.

Mi chiedo però sinceramente in funzione di cosa la redazione del suddetto programma scelga le persone e le categorie dei record da mostrare e da superare...vi interessa sapere alcune delle esibizioni delle ultime due puntate dello "show dei record" di Canale 5 ?

- L'uomo che nel minor tempo possibile riuscisse a rompere con la testa il maggior numero di copriwater....

- L'uomo che nel minor tempo possibile riuscisse ad attraversare per almeno 3 volte, una tavoletta del water...

- L'uomo con la pelle più cadente del mondo....

- La donna con le unghie più lunghe del mondo....

- L'uomo con il pelo più lungo del mondo....

- L'uomo che riesce a rimanere per più tempo aggrappato ad un trapano rotante attaccato ad un soffitto...

....devo continuare ?

Ora...io immagino. Cosa ?
Immagino i bambini che, attirati da quel librone corrano a vedere questo simpatico programma e dopo averlo visto corrano con altrettanto foga dal proprio Papà dicendo orgogliosamente...

"papà, ho visto lo show dei record su canale 5....da grande voglio diventare anche io come loro...da grande voglio diventare anche io un recordman...da grande voglio diventare famoso per uno dei record visti stasera..."

A quel punto...un padre, cosa potrebbe mai dire al proprio figlio ?

Solo una cosa...

ma...

...ANCHE NO !

martedì, aprile 01, 2008

...82 giorni e qualche ora...

No, non sono nella casa del Grande Fratello a contare i giorni che mancano alla fine del reality...questo non è un reality. E' la realtà.
Sono 82 giorni che sono a Torino. Il lavoro va bene. Ho un bell'appartamentino in una mansarda a 5 minuti da lavoro. Piccolo ma funzionale. In fondo vivo da solo.
Ormai ho i miei ritmi ben strutturati. Sò quando fare la spesa, quando pulire, quando cominciare a cucinare, cosa mangiare, quando fare la lavarice, quando stirare...insomma un uomo da sposare.

Manca qualcosa. Qualcosa di importante. Di fondamentale.
Mancano delle risposte. Ma inutile cercarle fuori. Inutile cercarle dagli altri. Le risposte sono dentro di me...e stavolta non sono sbagliate !

In alcuni momenti senti l'istinto che ti pervade...la voglia di diventare altro...la voglia di essere diavolo.Fino in fondo.

Poi ci sono le altre volte...quelle nelle quali esci e il sole ti scalda e ti bacia il viso...il cielo è di un azzurro intenso...pulito. E vuoi essere un angelo.Su. Ma ti ricordi che sei già un angelo...caduto!

Molte sono le cose che ti hanno appesantito.
Molte sono le cose che ti hanno allontanato dal cielo.
Molte sono le cose che ti hanno lasciato a terra.

Rimarrò a terra...incapace di volare ?

ma...

ANCHE NO!

domenica, gennaio 27, 2008

Alla faccia...quanto tempo è passato dall'ultimo post. Dal mio compleanno ne sono successe di cose. Dopo un paio di colloqui con una importante agenzia di pubblicità sono in prova per un pò di tempo...a TORINO !

E chi se l'aspettava. Ora scrivo dalla sala comune della residenza, dove sarò fino a metà, febbraio grazie al collegamento wi-fi.

Che dire una esperienza particolarissima e senza precedenti, ma soprattutto, come tutte le cose che mi riguardano e che hanno segnato la mia vita...sempre "di fretta"...nell'arco di un mese sono passato dal fare dei colloqui a dover cominciare a pianificare il mio futuro prossimo in una città lontana da CASA.

Manco a farlo apposta il mio ultimo post parlava proprio di questo...quella fase 1, quella del progetto.
Ora sono qui.

Sò che questo ambiente, questo tipo di lavoro e le cose che mi impegnano la giornata da una settimana a questa parte, mi piacciono tutte. E non è una cosa da poco, considerando il periodo appena trascorso e il contenuto dei post precedenti.

Sò che questa, almeno fino a dicembre 2008, potrebbe diventare "la mia città di residenza" e al momento nemmeno questa cosa mi dispiace. Da un lato l'idea di "novità" e di "efficienza" o di "disinibizione" nel sentirsi sempre "un pò turista" e dall'altro un'idea di provvisorietà e un'idea per la quale ci sarà una scadenza di questa esperienza, mi rassicurano.

A casa ci sono tutti i miei affetti e mi rendo conto di come questi affetti alla fine ti consentano di poter vivere dove vuoi...ma purchè loro siano al tuo fianco.

A questo punto...Il Progetto...la FASE 1, comincia a prendere forma. Sono qui. Ho intenzione di rimanerci il più a lungo possibile se questo mi possa consentire di scegliere dopo dove continuare il mio futuro professionale. E chissà che nel tempo chi sarà al mio fianco per condividiere con me questa ed altre fasi...beh si vedrà.

Mi scopro ad immaginare un futuro che ho ancora pochi elementi per definire in pieno e allora...diventa come un quadro, uno scenario che si cerca di sbirciare da sotto un telo pesante...che lo nasconde, e da un lato c'è una curiosità enorme nel vedere sotto il telo...e dall'altro non vuoi rovinarti la sorpresa...e allora che fai...

lo guardi e basta ?...

ma

ANCHE NO !

domenica, gennaio 06, 2008

Fase 1 : Il progetto

Beh...se il 1 gennaio 2008 vieni svegliato da un capo scout che ti informa che la sede scout, della quale sei responsabile anche tu, è stata vandalizzata con la rottura di tutti i vetri, dopo che già nella notte tra il 24 e il 25 avevano fatto un BUCO nel muro della stessa struttura...ti viene spontaneo, credo, pensare "2008 DI MERDA !!!"...
 
Ti accorgi che questo contrattempo non ti ha permesso di fare il fatidico discorso davanti allo specchio e oggi, 6 gennaio, ti rendi conto che probabilmente è troppo tardi per decidere quale dei due discorsi fare...visto che questo anno è già iniziato e non ha aspettato che tu fossi pronto sulla linea di partenza !
 
Oggi è il 6 gennaio...è il mio compleanno...il mio 29esimo compleanno.
 
Anni fa, molti anni fa...forse più di 10, parlando con A. di quando avremmo avuto 30 anni ci chiedevamo come saremmo stati noi...chi sarebbero state le persone che erano al nostro fianco e quale futuro avremmo avuto la capacità di costruire.
 
Beh...a quel futuro prospettato e immaginato, manca un anno...sono 29 infatti, mica 30 !
 
A questo punto penso che sia questo il modo migliore per affrontare e vivere quest'anno...costruendo.
Costruendo il mio futuro...per come lo avevo immaginato...e per come oggi lo desidero...con qualche correzione qui e lì...visto che immaginare una cosa 10 anni fa non è viverla oggi...10 anni fa mica lo sapevo che nella casa che dovevo immaginare potevo metterci un televisore al plasma nel salotto !!!
 
Ecco...qualche correzione qui e lì...e poi, via...a costruire il futuro che immagino...a costruire il sogno.
 
E allora come in tutte le costruzioni...c'è sempre una prima fase...e questa è la fase del PROGETTO...
questo vuol dire che devo andare a rispolverare i vecchi disegni di quel progetto pensato 10 anni fa...rispolverarli, togliervi la polvere che si è ammassata sopra...e vedere cosa lasciare e cosa cambiare...diceva San Paolo "Esaminate ogni cosa...e ritenete ciò che è buono"...ma il verbo "ritenete" veniva inteso come "tenete per voi"..."conservate"...
 
Ecco...devo aprire quei fogli, quei disegni e vedere cosa posso conservare e cosa posso e devo cambiare...
 
Un'operazione semplice tutto sommato...e dopo il Progetto che si fa?
Beh dopo il Progetto c'è la fase di Svolgimento...del progetto...quella nella quale reperisci le cose che ti servono...quelle che ti mancano...quelle che devi un pò modificare...aggiustare...quelle inutili le butti...ti alleggerisci di cose che finora ti hanno appesantito e vai...verso la fase finale...quella di Raggiungimento degli Obiettivi che ti eri perseguito...ci arrivi...te li godi...hai soddisfazione per essi...e poi, ultima, la fase di verifica...è andato tutto bene ? cosa si, cosa no, perchè ?
 
Beh...insomma...c'è da lavorare...e non è detto che un anno basti...cmq...si dai...una operazione semplice tutto sommato...
 
ma
 
ANCHE NO !
 
 

venerdì, gennaio 04, 2008

Vengo sul blog e con grande sorpresa trovo un commento al mio post sul nuovo anno...
"Ehi, penso...qualcuno che ha pensato addirittura che valesse la pena leggere le cose che scrivo...e lasciare un commneto..."
clicco sul link dei commenti e...leggo quanto segue:
------------------------------------------------------------
Anonimo Anonimo ha detto...

Spero tu non ne abbia fatto nessuno dei due, e nemmeno quello che sta in mezzo. Faresti meglio a smetterla di farti pippe su un futuro che non c'è o su un passato che ti manca. Sii uomo e vivi nel presente

19:13

_______________________


A parte il classico "stabbene!" mi chiedo chi sia la persona che ha pensieri così diretti, forti, intensi...ma che non si firma.Peccato poteva essere importante e utile avere un contatto, un numero telefonico...un qualcosa che mi consentisse di attingere ancora alla saggezza di questo "anonimo".

Peccato! Avrei potuto sfruttare la sua esperienza di vita, uomo o donna che sia per crescere, comprendere, capire, migliorare me stesso...si insomma, grazie al profondo e proficuo confronto con questa persona sarei potuto diventare migliore...

grazie all'aiuto di questa persona sarei diventato davvero UOMO...

grazie, esclusivamente...al suo aiuto.

Ma...

ANCHE NO !