sabato, maggio 10, 2008

..."Ultreya, Suseya, Santiago!"


Si affaccia sempre di più nella mia mente il desiderio di compierlo. Di compiere l'altro Cammino. "L'altro". Il primo, nel 2004 sembra distante come evento, ma vivissimo nel mio ricordo. Non ne ho mai scritto, mai pubblicamente almeno, conservo con cura e con gelosia il moleskine sul quale ho fissato i miei pensieri. I pensieri di quei 450 Km percorsi a piedi...da casa verso Assisi. Che meravigliosi ricordi. Che meravigliose sensazioni. Mi si scalda il cuore solo a ricordare le emozioni vissute e alle quali non ero assolutamente preparato. E sono mie. Solo mie. Raccontate tante volte, spiegate tante volte, descritte tante volte, ma mie. Unicamente mie. E impossibili da condividere.

Ora forse, a 4 anni di distanza da quel Cammino, è tempo di farne un altro. Di fare l'altro Cammino. Quello che in un certo qual modo ha comunque ispirato il primo, verso Assisi. Ricordo ancora quando, a circa due mesi dall'inizio del viaggio, due mesi prima del 16 di agosto 2004, incontrai Luciano.
Luciano è di Genova, e proprio una settimana dopo la mail che gli scrissi, una mail per chiedere consigli, si sarebbe trovato a Napoli. Casualità, coincidenza ? Provvidenza.
Luciano, quando l'ho conosciuto io, in quell'inizio di estate aveva compiuto il Cammino di Santiago già 3 volte...su percorsi diversi.

Avevo scoperto il suo sito (http://www.pellegrinando.it/) cercando informazioni proprio sul Cammino di Santiago, cercando di capire come si preparano le persone che devono affrontarlo. Come si preparano fisicamente. Da marzo a luglio 2004 cominciai a frequentare 4 volte a settimana una palestra vicino casa. Pensavo che la fatica maggiore sarebbe stata fisica. Che illuso. Quando incontrai Luciano e gli raccontai del mio desiderio, del mio Cammino mi disse che avrei provato fatica, dolore, sconforto. Avevo pensato solo alla prima. Fu però molto bravo a farmi capire che "qualcosa" mi avrebbe fatto andare avanti nonostante tutto. Ne ero convinto anche io.

Gli promisi che prima o poi avrei tentato anche io di fare il suo Cammino. Quello "vero"...quello verso Santiago. Il padre di tutti i pellegrinaggi.
La cristianità conosce 3 Cammini. Uno verso Roma, uno verso Gerusalemme...e uno verso Santiago de Compostela. Tutti e tre collegati fra loro. Tutti e tre compiuti da "Francesco", da San Francesco. Nessuno però strutturato e frequentato come quello che attraversa la Spagna. Un cammino che si articola su 780 KM...circa trecento in più di quello fatto verso Assisi.
Parte da St Jean de Port, sui Pirenei, al confine tra Francia e Spagna...e si snoda nella Spagna del Nord, il Cammino Frances lo chiamano, per distinguerlo dagli altri. Dagli altri 6 che percorrono la Spagna, tutti diretti verso Santiago e Finisterre. Già...Finisterre. Il luogo dove anticamente, essendo a ridosso dell'oceano, si ritenesse che avesse "fine la terra".

Una promessa è sempre una promessa. E forse si sta avvicinando il tempo di mantenere fede ad essa. Il desiderio di mettersi in viaggio c'è. Il desiderio di compierlo, pure. Il desiderio di provarsi ancora una volta, anche. Come per Assisi nel 2004, sento "qualcosa" che mi chiama a compiere questo nuovo Cammino.

A differenza di Assisi, quello verso Santiago de Compostela è un Cammino che avrei fatto volentieri in compagnia. Avrei voluto compierlo con mio padre. Gliel'ho anche chiesto, quasi un anno fa. Ma mi ha chiesto di dargli tempo. E che un giorno l'avremmo compiuto. Nel frattempo comincio a pensarci.

I pellegrini che si incontrano sul Cammino hanno un augurio che si fanno reciprocamente.
"Ultreya, suseya, Santiago !"... vuol dire "Sempre più avanti, sempre più in alto, Santiago!"
E' l'augurio che spero di sentire durante questa estate 2008. Mentre sorridendo, e con le lacrime agli occhi, compio gli ultimi km verso Santiago di Compostela.

L'importante, d'ora in poi...è ricordare, l'importante è non dimenticarsi di questo traguardo. L'importante è cominciare a lavorare per il Cammino. L'importante è cominciare a vederlo...ad immaginarlo...a "sentirlo".

A questo punto, mi chiedo...il Cammino, inizia davvero solo nel momento nel quale ti "metti in viaggio" ?

Ma...

....ANCHE NO!