martedì, gennaio 25, 2011

AI MIEI TEMPI...

Oggi mi è capitato di vedere su Facebook delle vecchie foto caricate da uno dei miei contatti.
Non si trattava di foto mie...ma di suoi scatti di famiglia, di molti anni fa ed erano evidenti scansioni in digitale di quelle vecchie foto di carta...come sicuramente ognuno di noi ne aveva fino a qualche anno fa a casa, magari in un grande cassettone in basso, perchè tanto non si apre spesso.
Un cassettone di "ricordi" di "scatti" pieno di "parenti"...che sono andati via o che sono ancora tra noi ma che ci parlano di un altro "tempo". Non di un'altra epoca, attenzione. Di un altro tempo, inteso come velocità, stile di vita, intensità del tempo per come veniva vissuto.

Da un pò pur avendo una passione puramente amatoriale per la fotografia ho abbandonato la "pellicola" per passare al "digitale". In questo passaggio, oggi, mi rendo conto che manca qualcosa. Senza arrivare al professionismo estremo di chi le foto se le sviluppava in casa, ma sono consapevole che tenere tra le mani una vecchia foto, di quelle stampate in bianco e nero, col bordo bianco...o a bordo vivo...o addirittura col bordo sfrangiato (non mi chiedete perchè ma ne ho alcune con questo "effetto"), ha un sapore diverso.

Oggi quando devo vedere "vecchie foto" so bene che con un paio di click riesco a trovarle subito...e quando mi riferisco a vecchie foto, non sto parlando di foto del 1945...ma di 5-6 anni fa. Situazioni completamente diverse...ma già digitalizzate.
Quando ero bambino ricordo che perdevo ore intere a scovare le foto, da quel cassettone in basso che ne conteneva mille miliardi tutte insieme e tutte mischiate.

Rivedendo uno scatto "antico" su facebook mi viene da pensare che quelle foto lì, stampate, scattate in bianco e nero, con quei soggetti hanno un sapore irrimediabilmente diverso.
Non so come esprimere al meglio la sensazione...ma di tutte quelle che ho nei miei ricordi, non mi viene in mente una foto in bianco e nero...che sia "banale". Che sia scattata per caso, che sia frutto di una "posa" finta.
Ognuno di quegli scatti ha dentro di sè un potere...raccontano una storia, e con gli scatti moderni questo non è sempre vero.
Quegli scatti raccontano uno stile di vita, gli uomini erano quasi sempre in giacca e cravatta, le donne con vestiti del tempo e magari meno "vari" tra loro di come può accadere oggi.
Quegli scatti raccontano la dignità dei soggetti, in certi scatti si vede la povertà, in altri la fierezza, in altri ancora l'amicizia e l'amore. Sfido chiunque a poter cogliere oggi in un proprio scatto le stesse sensazioni.
Quegli scatti raccontano la nostra storia, da dove siamo venuti e raccontano di una generazione che definiva, lavorava, assaporava la vita in una maniera diversa.

Amo la tecnologia, ma inevitabilmente, per quanto riguarda le care vecchie foto, abbiamo perso qualcosa."Virare" oggi una foto al bianco e nero in maniera artificiale, magari in post-produzione, o usare una pellicola in bianco e nero non basta.
Se anche fossimo bravissimi a ricreare il contesto, la luce, gli arredi, l'abbigliamento e via dicendo...non sono sicuro che riusciremmo a scovare i "volti"...o le storie.
Rivedere uno scatto di qualche decennio fa, in bianco e nero ci attrae e ci piace a prescindere che sia fatto da nostro nonno...o dal vicino di casa.
Uno scatto "reso vecchio" oggi, o viene fatto da un mega-guru della fotografia moderna digitale o in pellicola che sia...o non rende allo stesso modo. Non riuscirà a dare la stessa profondità, lo stesso realismo, le stesse emozioni.

Che dire, se una foto d'altri tempi ha potuto scatenare questo post l'avrebbe potuto ugualmente fare una bella foto scattate oggi con le più moderne tecniche ?

ma...

...ANCHE NO!

1 commento:

Lizbeth ha detto...

Sabato mattina , in una fornitissima fnac in via roma a torino,alla domanda "dove trovo i rullini?" mi è stato risposto "Ehm... no rullini no...", guardandomi con un certo senso di tenerezza che si ha nei confronti dei vecchi nonni non più al passo coi tempi :)
Nessun rullino comune.. a parte i mille rullini più strani per le lomo. Di di 35 mm semplici (di quelli che il fotografo ti regalava una volta) nulla.
Peccato iniziare a trattare la fotografia analogica come un concetto in disuso perchè sono d'accordo con quello che dici sul sapore più genuino delle foto analogiche, specie riguardandole dopo alcuni anni.