martedì, settembre 23, 2008

La prima volta...

...in questo ultimo periodo mi sta capitando una cosa insolita ma allo stesso tempo estremamente piacevole. Sto vivendo una serie interessante di "prime volte".

La "prima volta" come espressione indica una occasione nella quale si è detto/sentito/visto/udito/toccato (cito i 5 sensi) qualcosa nella propria vita.

Nelle ultime due settimane...

Ho visto Venezia...per la prima volta.
Ho assistito ad un'opera lirica..."La Traviata", per la prima volta.
Ho visitato la Mole Antonelliana, per la prima volta.
Ho visitato il Museo del Cinema, per la prima volta.
Ho visto una partita della Juventus allo stadio, per la prima volta.

Per qualcuno probabilmente non c'è nulla di sconvolgente in queste mie "prime volte".
Forse qualcuno avrà vissuto ciascuna di queste MIE prime volte...centinaia di volte.
Ma è qui la cosa bella, divertente, carina.
Rappresentano un inizio. Sarebbe bello se ogni giorno, la nostra giornata fosse piena
densa, satura di prime volte.

Come affronteremmo la nostra vita sapendo che domani, dopodomani, rivivremo delle prime volte ? Saremmo più attenti, più entusiasti, più motivati, pieni di speranza nel domani che c'è.
Nel bene...e nel male.

La mia prima volta, l'ultima di quella di fianco?...Un legame tra noi e chi non conosciamo come un "facebook" di prime volte.

Si sprecano a questo punto le frasi di circostanza "la prima volta non si scorda mai"...il "primo amore"...il "primo tramonto". Ma cosa c'è dietro qualcosa che è considerato "primo" ?

C'è la novità, c'è il fare i conti con le emozioni generate alle quali bisogna dare un peso, un valore, un'intensità e che inevitabilmente finsicono per divenire parametro di tutto il resto...di tutto ciò che quindi, vivi come "la prima volta".

E la "prima volta" non te la scordi, c'è poco da fare.

Sfido chiunque ad affermare che il ricordo, positivo o negativo che sia, poco importa, di qualcosa che si sia vissuto prima di tante altre volte, diventi poi nebuloso col passare del tempo.

Ricordiamo il primo bacio. Ricordiamo la prima volta che abbiamo fatto l'amore. Ricordiamo il primo giorno di scuola e il primo amore. Il primo esame. Il primo lavoro. La prima casa. Il primo stipendio. Il primo appuntamento....

Il primo...viene PRIMA di tutti gli altri. Dà il "la" a tutto ciò che verrà dopo.
Sancisce l'inizio di un percorso destinato a costellarsi di "altre volte"...che non sono però la prima. La completano, la arricchiscono...ma non sono mai come la prima.

E allora, tutti a caccia di nuove emozioni, nuove esperienze, nuove occasioni...?
O forse le "prime volte" vagano nell'aere e nel destino delle persone, venendo colte quando meno ce lo aspettiamo...in modo che ciascuno di noi non sia predisposto ad attenderla?
Forse dobbiamo soprenderci sempre delle "prime volte" che capitano...e fermarci a dire
"Caspita!...Ma in effetti è la prima volta che..." e scoprirsi meravigliati a vivere quello splendido, intenso, unico, irripetibile attimo.

E forse c'è qualcuno che pensa che il gusto migliore è nel sapore che viene lasciato in bocca per ultimo...insomma, "dulcis in fundo" ?

ma...

...ANCHE NO !

mercoledì, settembre 03, 2008

Capita che...

...non sapendo fino alla prima settimana di agosto cosa fare, ti ritrovi a scegliere qualcosa che ti lanci all'avventura. Che ti faccia prendere il coraggio a due mani e dire..."massì, andiamo!"

...stanco di pensare a tante cose e di riempire la tua testa di continui vai e vieni che non sembrano portare da nessuna parte, ti venga da dire "ok, è proprio il caso di prendersi un pò di tempo!"

...pensando e ripensando senza trovare nulla di buono, inaspettatamente, una collega ti suggerisca un tipo di vacanza che dentro di te c'era da tempo ma che, chissà perchè, come tutte le cose evidenti, non risaltava ai tuoi occhi e pensi..."perchè non ci ho pensato prima?"

...metti piedi sulla barca a vela che sarà casa tua per la settimana successiva e ti guardi indietro pensando a cosa ti lasci alle spalle...sperando che nulla di ciò che hai lasciato a casa, a terra, ti insegua... e come dicevano gli antichi marinai per seguire una rotta dici a te stesso "alla via così!"

...ti scopri a guardare le onde del mare, a contare le gocce che ti bagnano, vedere la schiuma dell'acqua, il blu profondo, quello chiaro, quello che vira verso il verde...e pensi "che meraviglia!"

...steso, a prua, a gambe e braccia larghe, col sole che ti abbaglia e ti scalda, con gli occhi chiusi, la brezza che ti rinfresca e la musica del tuo Ipod tu ti senta libero e dica a te stesso che "ci starei ore!"

...durante un momento nel quale lo skypper, quello vero, debba scendere sotto coperta...per 5 minuti, 5 lunghissimi, interminabili, intensi, splendidi, insostituibili minuti...ti dica "Fra, prendi il timone, e segui la rotta...!" e tu, ti avvicini al timone...lo stringi fra le mani...dai uno sguardo alle vele e cerchi di non perdere l'andatura...la barca si inclina, qualcuno sembra non avere molta fiducia in te, ma la rotta è quella giusta...e fai un gran respiro e pensi "wow...!"

...in un momento nel quale nessuno ti guarda, osservi i tuoi compagni di viaggio...uno ad uno, ti soffermi sui loro volti, sconosciuti fino a sette giorni prima...persone con le quali hai condiviso 24h su 24 in 14 metri di barca...e queste sono cose che uniscono, divertono, aiutano...ti soffermi sui loro volti...su qualcuno di più, probabilmente perchè lo senti più "familiare"...e poi guardi di nuovo il mare...e pensi "ma se continuassi così la mia vita?"

...pensi, scendendo a terra che forse sarà l'ultima volta che farai una vacanza in barca...e con queste persone ...ma poi...ti viene da pensare...insistentemente...e da dire, ad alta voce...

ma...

...ANCHE NO!