lunedì, dicembre 31, 2007

L'anno che verrà...

Si sta per chiudere un anno...
sono le 20.30 del 31 dicembre 2007 e tra qualche ora archivierò questo anno "strano"...
un anno pieno di cose...positive e negative...
tanti esami fatti di corsa...
ma anche un incidente con la macchina...
un campo estivo andato abbastanza male...
ma anche una vacanza spensierata...
un anno di lavoro intenso anche se non eccessivamente remunerativo...
ma anche la tesi, un momento magico...
e dopo...
beh dopo tanta incertezza...tante indecisioni...
ed ecco che un anno che fino a metà novembre avresti definito "ottimo"...si avvia alla sua conclusione di merda!
 
Cosa mi resta di quest'anno?
Tutto ciò che è stato.
Tutto.
 
Sono indeciso su quale discorso farmi domani mattina allo specchio quando mi sveglierò:
 
Il discorso A sarebbe più o meno così:
 
"su, dai...basta...oggi è il PRIMO GENNAIO 2008:
a dieta sul serio,
in palestra ogni giorno cascasse il mondo,
sorridente in ogni giorno,
dimentica questo ultimo mese e guarda alla vita e a te stesso con degli occhi nuovi,
sei una persona in gamba, intelligente, pieno di buone cose...
qualcuno dice anche che sei speciale...qualcosa vorrà dire e allora vai
rimboccati le maniche e pensa che è questo che si deve fare...
perchè godersi la vita potrebbe diventare una buona abitudine...
ciascuno è artefice del proprio destino...
costrusciti la vita come vuoi che sia..."
 
 
Il discorso B sarebbe invece:
 
"ehi...è il primo giorno di un nuovo anno...dovresti darti tanti propositi buoni e cercare di mantenerli il più possibile, dai un calcio all'anno che è appena trascorso e cerca di tornare padrone della tua vita.
Ma chi se ne frega...ma chi se ne frega in fondo...voglio stare così...scazzato, rotto le scatole...non voglio fare propositi, tanto sò che non li mantengo...e non voglio illudermi con promesse che non sono in grado di rispettare verso me stesso...l'anno che viene lo vivo giorno per giorno...meglio così...così non sono costretto a rimanere male
ogni volta che qualcosa che spero puntualmente non si realizza.
Non programmo, non progetto, non premedito nulla...così ogni cosa è una sopresa, nel bene e nel male..."
 
 
Qualunque sia il discorso che sceglierò...volente o nolente il nuovo anno inizia tra pochissime ore...e certamente mi accoglierà con tutto ciò che comporta il suo scorrere. Quel famoso scorrere del tempo di cui ho scritto in qualche altro post.
 
E allora...
quale discorso farò domani mattina svegliandomi ?
 
Ovvio...
 
ma..
 
ANCHE NO !
 

mercoledì, dicembre 26, 2007

...Da leggere...ascoltando !

...alcune tasti di un pianoforte....
...alcune "pizzicate" alle corde di una chitarra classica...
...poi...
...un deciso colpo di violino...
...poi un altro...e ancora...e ancora...
 
una voce roca di un uomo che urla "Mad"..."pazzo"...e continua
gridando il nome di una donna "ROXANNE"...
un arrangiamento musicale che lascia intuire die passi di tango...
poi ancora una voce maschile...
dolce...implorante...sommessa...e disperata....
che cerca anche lei "Roxanne"
 
il tempo incessante...del violino...
le voci che si uniscono....in un unico dolore...in un unico trasporto...
violino, pianoforte, chitarra....
passi di danza...due ballerini di tango che ondeggiano sulla pista da ballo dal pavimento di legno...
 
una voce che narra la scena...
 
e la storia che sembra finire...
 
poi...
 
uno dopo l'altro...
 
degli arpeggi di chitarra...
la voce del violino...che si prepara...
una tensione sempre maggiore...
sempre più profonda...
forte...
lunga...
che cresce...
ed ecco il grido...
il grido disperato di chi ama...
e
di chi non può
vivere senza la propria anima...
senza l'anima di colei che ama...
manca il respiro a sentire la disperazione di chi viene
privato della propria ragione di vita...
tutto contribuisce a
creare questa atmosfera...
tutto converge verso un'unica idea
che condensa dentro di sè...
la follia di un uomo verso una donna...
la paura di perdere l'amore...
l'incedere della paura...
il timore di non riuscire a superare questo momento...
e infine...
 
una inspiegabile sensazione che avvolge chi ascolta...
un brivido che sale lungo la schiena...
un fremito di forte, intensa, lunga profonda
...passione.
 
Si respira passione...
che come è venuta pian piano...
così si interrompe di colpo...con la stessa violenza e forza
che l'ha generata...
e
tutto si conclude in un turbinio
di note, 
di voci,
e di passi di tango solo immaginati...
 
 
 
Ecco.
Pensieri e parole ascoltando "El tango de Roxanne" adattamento e ri-arrangimaento della canzone "Roxanne" di Sting per il musical "Moulin Rouge".
Nella versione all'interno del film...cantata da Ewan McGregor e Jose Feliciano.
Emozionante...
 
Per "sentire" sulla propria pelle le emozioni di questo "post" è consigliabile leggerlo mentre si ascolta la canzone di cui sopra...
 
e ora sò che chi leggerà penserà...
 
Ma ti sei mica fumato lo zucchero a velo del Pandoro ?
...
 
 
ma...
 
ANCHE NO !

lunedì, dicembre 24, 2007

Il tempo...

Quando ero piccolo e mi sbucciavo un ginocchio...o mi facevo male cadendo dalla bicicletta, dopo ero sempre curioso di vedere il mio corpo quanto velocemente avrebbe reagito alla ferita subita.
Ero curioso di vedere in quanto tempo si sarebbe risanata la pelle, in quanto tempo si sarebbe formata la classica "crosticina" che sarebbe poi caduta dando spazio alla pelle nuova. Ricordo ancora quando per posare la bicicletta, la catena decise che era quello il momento di scappare dagli ingranaggi facendomi un taglio che prese tutto il polpaccio sinistro...credo di avere ancora la cicatrice.
 
Ci sono certe ferite che si risanano subito...
certe ferite di cui ti dimentichi...
certe ferite che porca miseria ti fai sempre allo stesso posto (mia madre sicuro si ricorda che mi facevo male ogni settimana SEMPRE ed immancabilmente al ginocchiio e al gomito destro, sempre nello stesso punto!)...
ci sono certe ferite che pur risanandosi ti ricordano che le hai avute...e magari più in là, o già ora cominciano a farsi sentire quando è cattivo tempo...
 
ci sono poi certe ferite così intensamente e ostinatamente profonde che forse non riuscirai mai a risanare...ma difficilmente sono di natura "fisica"...spesso di natura emotiva...sentimentale...morale...per non parlare di quando coincide la morale con la fisica...ahe...meglio evitare...
 
E lì stai ad aspettare il tempo, il tempo che passa e che speri ti possa far crescere quella "crosticina" per dare spazio alla pelle nuova di cui scrivevo prima...
pero...c'è sempre un però...la ferita rimane aperta....viva...e ti spieghi il perchè nonostante passi il tempo...
Non te lo sai proprio spiegare...e ogni tanto, ciclicamente, la ferita si riapre e continua a fare male...
 
Poi...poi...cominci a convivere col dolore, cominci a pensare che diventa solo una nuova parte della tua giornata, cominci a pensare che è solo un'altra fase che devi vivere prima della rinascita...e ti rassereni...pensi che in fondo come si dice "Il tempo è medico e galantuomo"...è MEDICO tutte le volte che deve cercare lentamente di sanarle le tue ferite e stai certo che lo farà...prima o poi...lo farà e GALANTUOMO tutte le volte che ti darà ragione di quelle ferite...tutte le volte che ti farà capire che forse giusta o sbagliata che fosse...quella ferita era necessaria. Non c'è che dire, "Il tempo è medico e galantuomo"...
 
Il tempo scorre...passa...anzi, è il motore che fa scorrere e passare tutto...è il meccanismo attraverso cui "tutto scorre". S.Agostino provò per lungo tempo a dare una definizione del tempo...ma non ne uscì a capo. Lui...figuriamoci io se ci riesco...
 
Il tempo passa...ci sono persone che ti ripetono "c'è tempo"...oppure "troverai il tempo"...oppure "hai bisogno di tempo"...ma fin dove...fino a quando?
Il tempo è medico e galantuomo...si ma quando comincia ad esserlo? Oggi, domani...dopodomani...o forse mai? Ecco...è sempre e solo una questione di tempo.
 
E bisogna attenderlo il tempo giusto. Il tempo per fare o non fare qualcosa. Il tempo per decidere qualsiasi cosa.
Tempo di andare o tempo di restare. Tempo di scelta o tempo di inerzia. Tempo di abbandonarsi alla ragione o al cuore...ma si sà che il cuore ha sempre ragione!
 
Ieri scrivevo che
"mi sento invaso da quel "lato oscuro" che sò bene di avere dentro di me. Mi scopro e mi desidero...cattivo.
Voglio accarezzare la cattiveria, sentirla fluire nel mio sangue...esserne invaso.
Perchè in questo momento è forse l'unico "animo" che sento vero, vivo dentro di me.
L'unico animo che mi dia la libertà di fare e pensare e dire ciò che voglio.
Che mi dia l'opportunità di non dovermi preoccupare di chi mi sta intorno e di cosa possa pensare.
Che mi dia l'opportunità di non preoccuparmi del dolore che provoco, visto che è il fine dell'essere cattivo.
Voglio sentire la cattiveria dentro di me...farla scorrere...e poi via. Farle fare il suo corso. Farle fare il suo decorso.
E poi via...per essere di nuovo felice !"
(cazz se arrivo addirittura a citare me stesso stong nguaiat proprio!)
 
Ecco...anche qui "c'è tempo". E il tempo è quello del defluire del lato oscuro.
Nella prima puntata di LOST (splendido telefilm, andatevelo a vedere..) il protagonista parla in questi termini della PAURA.
Era un chirurgo e ricordando una operazione rischiosa che stava degenerando in sala operatoria, raccontava di aver deciso di dare spazio alla PAURA di perdere il paziente...dare modo alla PAURA di farla defluire...di farla scorrere...ma di darle solo 5 secondi...di darle il tempo di attraversargli il corpo, il cuore e la mente per soli 5 secondi.Raccontava di aver cominciato a contare ...1....2.....3....4....5....e poi di aver ricominciato ad operare, riuscendo, ovviamente a salvare la persona che aveva subito l'intervento...un telefilm. Certo!...ma si tratta di questo...
 
Si tratta di dare tempo al proprio corpo, alla propria anima, alla propria mente, al proprio cuore...di far defluire la CATTIVERIA per poi sentirsene liberi.
Per poi tornare ad essere felici...per poi tornare a vivere una vita piena di maledetti difetti...di contraddizioni...ma una vita che sia viva fatta di scelte, di prese di posizione come solo a me piace fare, di decisione e di autonomia come di chi è artefice del proprio destino.
 
Il punto...il nocciolo di tutto questo è uno solo però...questa dannata cattiveria la vuoi direzionare solo verso te stesso.
Ti fai del male da solo.
Ti tratti male da solo.
Ti ritieni indegno di andare in Chiesa.
Ti ritieni indegno di ricevere un regalo (fosse anche una cazzata!) dalla tua splendida migliore amica K.
Ti ritieni indegno di generare felicità nel prossimo.
Ti ritieni indegno di provare un pò di gioia per il sole sulla tua faccia.
Ti ritieni indegno di stare vicino alle persone cui vuoi bene e di poter portare loro un sorriso.
Ti ritieni indegno di poter offrire conforto.
 
E allora...e allora sei cattivo contro te stesso...e lasci fluire la cattiveria...contro te stesso.
E pensi male di te...E fai del male a te...e solo a te stesso. Perchè del male agli altri forse ne hai già fatto abbastanza.
Perchè "te stesso" è l'unica persona della quale, in questo momento, te ne frega veramente poco di ferire...
 
 
E allora...e allora Buon Natale a tutti voi...che un di un Buon Natale a me, me ne frega davvero poco...a voi.
A voi tutti Buon Natale.
A chi mi conosce e mi ama
A chi mi conosce e mi odia
A chi non mi conosce e o mi ama o mi odia.
A chi non vuol conoscermi
A chi vorrebbe conoscermi
A chiunque voglia vivere un Buon Natale.
 
e....a me ?
 
Buon Natale...?
 
ma...
 
ANCHE NO !
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

sabato, dicembre 22, 2007

...e sono contenti !

Giovedì pomeriggio ho passato qualche ora in giro per Napoli con K, come ai bei vecchi tempi, mi divertivo a guardare le persone che si affannavano a comprare regali, che correvano tra i vari negozi disposti a comprare ogni minima cosa per i propri cari.
Pensavo guardandoli, che quest'anno ero completamente dispensato dal doverli fare. Non sono in animo. Non mi interessa granchè di questo Natale. Arriva in un momento nel quale è solo un "fastidio" che deve passare al più presto e poi, porca miseria...in questo periodo pare che devi essere dannatamente per forza per ostinazione...costantemente CONTENTO !
Cioè uno non può stare incazzato, scocciato, "sfastereato", svogliato, annoiato...non può stare nervoso...che sò che gli girano...che ti arriva il tipo o la tipa che ti dice "Ma dai! E' Natale...siamo tutti contenti...più buoni...sorridi e la vita ti sorride" e giù tutte le cagate di questo mondo.
 
Ma insomma...libertà di "stato d'animo" a Natale e nelle feste...
libertà di pensiero...di voler stare per fatti propri.
NO...
non si può dobbiamo essere tutti sorridenti..
tutti contenti...
tutti felicemente e piacevolmente contenti di essere insieme gli uni con gli altri...
io no...sinceramente questi giorni vorrei passarli dove nessuno mi conosce...dove per tutti sono "nessuno"...
 
Che voglia di prendere e andare....lontanto. Via.
Ovunque...ma via da qui.
E senza nessuno che chiede di te, che chiede come stai come ti senti...perchè stai così che in fondo "ehi è la prima volta che ti vedo così!"
e senza voler dare interpretazioni semplicistiche di quello che mi passa per la testa...non lo sò nemmeno io come lo fanno a sapere gli altri...
è tutto e niente...e allora...e allora scorre via così...tutto scorre..."panta rei" diceva Eraclito...e come tutto scorre, tutto passa...e allora io mi metto a guardare un tramonto, il cielo stellato, l'alba, il fuoco...e penso che tutto passa e passerà anche questa.
 
Come, non lo sò...quando, non lo sò...ma cazzo...lo sò che passerà!
E sarebbero questi i momenti nei quali si dovrebbe avere un "te-stesso" che viene dal futuro (come in un libro che ho letto anni fa) che ti rassicura e ti dice "Ehi non ti preoccupare...non ti dico cosa accadà domani...non ti dico come supererai questo immane casino che stai vivendo...ma ti assicuro...che passerà anche questa, che riuscirai a cavartela anche questa volta e ne uscirai più forte che mai..."...basterebbe.
 
Invece tutto ciò non accade e mi sento invaso da quel "lato oscuro" che sò bene di avere dentro di me. Mi scopro e mi desidero...cattivo.
Voglio accarezzare la cattiveria, sentirla fluire nel mio sangue...esserne invaso.
Perchè in questo momento è forse l'unico "animo" che sento vero, vivo dentro di me.
L'unico animo che mi dia la libertà di fare e pensare e dire ciò che voglio.
Che mi dia l'opportunità di non dovermi preoccupare di chi mi sta intorno e di cosa possa pensare.
Che mi dia l'opportunità di non preoccuparmi del dolore che provoco, visto che è il fine dell'essere cattivo.
Voglio sentire la cattiveria dentro di me...farla scorrere...e poi via. Farle fare il suo corso. Farle fare il suo decorso.
E poi via...
 
...per essere di nuovo felice !
 
ma...
 
ANCHE NO!

martedì, dicembre 18, 2007

...e che Natale sarà ?

Te lo chiedi, mentre ti adagi sulle note di "Fileds of Gold" che già è una meraviglia di canzone di suo grazie al mitico Sting...ma se poi viene cantata da Eva Cassidy in versione acustica e voce, ti fà venire i brividi ad ogni accordo...
 
Te lo chiedi perchè ti rendi conto che molte cose attorno a te stanno cambiando...
 
Te lo chiedi perchè stai perdendo il conto delle cose che attorno a te stanno cambiando...
 
Te lo chiedi perchè un amico fraterno, un amico di una vita, un amico che conosci da 18 anni ha rischiato la vita in uno di quegli incidenti di cui leggi sui giornali o vedi al telegiornale e pensi sempre "poverino"...senza renderti conto che quel "poverino" probabilmente aveva un amico come lo sei tu che ora lo piange...
 
Te lo chiedi perchè non capisci cosa ti mette di fronte la vita, a volte troppo e dopo un attimo troppo poco...
 
Te lo chiedi perchè pensi che potrebbe essere un momento pieno di attesa, di incertezza, di tensione...e sai...che sarà così...
 
Te lo chiedi perchè vedi che il mondo corre, non ti aspetta, e ti guarda da lontano col passo che ha lui...non con quello che vuoi tu...
 
Te lo chiedi perchè vedi i tuoi genitori...un grand'uomo e una grande donna che però, come tutti, sentono i segni del tempo e ti domandi quanto altro tempo con loro ti è concesso...e hai paura che non sia quello che vuoi, che non sia abbastanza, che non sia il tempo giusto a prepararti a stare senza di loro, ma del resto...chissà se esisterà mai questo tempo giusto...
 
Te lo chiedi perchè forse tra qualche giorno, settimana, mese non sarai più nella tua città...
 
Te lo chiedi perchè forse non è detto che tu riesca ad avere i tuoi affetti vicino...
 
Te lo chiedi perchè i tuoi affetti, le persone che ami, quelle a cui vuoi bene, quelle che vorresti sentire vicine, forse non lo sono del tutto...
 
Te lo chiedi perchè pensi "Ma perchè K non si fà sentire...pur sapendo che mi serve qualcuno che mi protegga le spalle?..."...
 
Te lo chiedi perchè senti il tuo "lato oscuro" che sta cominciando a prendere spazio...e lo lasci fare, ma fino a quando...
 
Te lo chiedi perchè forse sei diverso da un anno fà...
 
Te lo chiedi perchè non hai alcuna voglia di fare regali, e sai che non li farai, e sai che anche il tuo compleanno, il 6 gennaio, passerà sotto silenzio...e anzi...ti troveranno al tuo compleanno? O magari uscirai la mattina di casa verso le 6...per tornare verso le 3 di notte...senza cellulari...per stare un pò da solo...sarà così ?...te lo chiedi...
 
Te lo chiedi perchè ultimamente non sai molto bene cosa vuoi...ma sai che puoi cercare...che ce la puoi fare...che c'è tempo...
 
ma...
 
ANCHE NO !

giovedì, dicembre 13, 2007

Sono in mezzo a noi...

Da qualche giorno sto cominciando a seguire un Blog molto interessante, si tratta di http://ocrampal.splinder.com/ il blog di Marco Palombi che è "un attimo" il fondatore e creatore di Splinder (tra l'altro concorrente della piattaforma Blogger sulla quale c'è questo blog!) e mi rendo conto ancora una volta di come sia facilmente accessibie avere a che fare con dei "guru" della nuova era tecnologica.
 
Della serie, sono in mezzo a noi, hanno vite normali, si comportano esattamente come noi, ascoltano musica...vivono...sorridono...soffrono...fanno tutto ciò che facciano noi, nella stessa identica maniera...ecco...probabilmente hanno appena qualche soldo in più...ma giusto qualcuno...ma veramente...in fondo...solo qualche decina di migliaia di euro l'anno in più di ciascuno di noi...
 
però...in fondo...
 
"...sono in mezzo a noi, hanno vite normali, si comportano esattamente come noi, ascoltano musica...vivono...sorridono...soffrono...fanno tutto ciò che facciano noi, nella stessa identica maniera..."
 
ma...
 
ANCHE NO!

Assisi...

Stasera, in una serata stranamente (e chi mi conosce lo sà!) senza riunioni a causa dello sciopero degli autotrasportatori, ho avuto la possibilità di vedere su rete 4, in una delle rare trasmissioni interessanti trasmesse in prima serata, il programma Vite Straordinarie...stasera parlava della vita di San Francesco d'Assisi.
Come sempre mi fa un effetto particolare sentire parlare di "Francesco"...e come sempre, ogni volta che ci penso, mi viene voglia di tornare alla mia Assisi.
 
Prima o poi ci devo tornare...
 
Chi se lo aspettava che lo sciopero degli autotrasportatori potesse portare una cosa positiva e una negativa...
 
Quali sono? Beh, semplice:
 
La positiva è che ho potuto vedere una sera una cosa interessante in tv...
 
La negativa è che non ho fatto una riunione...aspè...
 
NEGATIVAAAAAAAAAAAAA ?
 
"Francè sicuro che è stata una cosa negativa non fare una riunione per una sera...?"
 
ma...
 
ANCHE NO !

giovedì, novembre 22, 2007

DOPO UN ANNO...

E' passato più di un anno da quando ho scritto questo ultimo post
nel frattempo sono cambiate un pò di cose...ho fatto circa 9 esami...
e mi sono pure laureato...
 
Avrò più tempo di scrivere ora?
 
Chissà.
 
Speriamo.
 
ma...
 
 
ANCHE NO !